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All’ascolto della rete dei Beacon Russi 

Penso che sarà capitato anche a voi, di accendere il proprio ricevitore e andare a controllare i segnali in banda radio amatoriale dei 40 metri e scoprire che a 7039 khz c’è una stazione che trasmette in continuazione una lettera in telegrafia ed il suo segnale è di solito molto forte. Prima pensiamo che sia un collega radioamatore che sta accordando o che vuole fare uno scherzo ma poi è facile accorgersi che la trasmissione è ciclica e che le lettere vengono trasmesse in automatico come l’identificazione di un radiofaro (beacon). Questo canale è forse il più noto di un vero e proprio network di stazioni radio che dagli anni sessanta ha fatto la sua comparsa nelle onde corte e generato una miriade di misteri e storie sulla reale funzionamento di questi segnali in telegrafia. L’origine di questi segnali è la Russia ed il nome dato dagli appassionati di ascolto a questa rete è Russian Cluster Beacon. Le frequenze più utilizzate sono 4558, 5154, 7039, 8495, 10872, 13528, 16332 e 20048 kHz e su ogni di questi canali trasmettono diversi impianti che si  identificano con una singola lettera in codice morse. Il segnale più frequente è la lettera C, che secondo le ricerche effettuate negli anni da numerosi appassionati di ascolto utility, viene trasmesso da Mosca. Mentre sto scrivendo questo articolo, alle 12:00 Utc in una giornata di Agosto, per esempio a Roma con la mia antenna verticale con il mio Icom IC-756 sui 10872 khz ricevo i segnali di C (Mosca) e D (Sevastopol) , su 13528 khz i segnali di C, mentre sui 16332 khz  si ricevere la stazione D e la stazione S (Severomorsk, per una lista completa delle stazione consultate la tabella 1). Inizialmente si pensava che questo network di stazioni avesse come funzione principale quella di essere una riferimento per la propagazione in onde corte utilizzato dalla marina russa: conoscendo infatti l’ubicazione delle stazioni e controllando in modo sistematico le varie frequenze è possibile infatti sapere quali sono le bande migliori per comunicare. Le stazioni del beacon si trovano tutte nei pressi di basi della marina Russa a parte la stazione “C” che si trova a Mosca dove c’è naturalmente la sede dell’Ammiragliato. Un’altra ipotesi era l’utilizzo di questa rete per la radionavigazione immaginando la triangolazione continua dei segnali ricevuti in onde corte dalle varie stazioni attive. In seguito dopo un accurato e continuo ascolto delle frequenze della rete ci si è reso conto che questo network viene utilizzato per soprattutto per scambiare brevi messaggi tra le varie stazioni attive. I messaggi sono stati ricevuti in telegrafia (usando l’alfabeto cirillico) e negli ultimi anni anche nella modalità digitale T-600 (un sistema FSK che può funzionare a 36 o 50 baud normalmente usato dalla Russia e dalla repubbliche ex-sovietiche). I marker (questo è il nome che viene dato ai segnali di identificazione in onde corte) avrebbero quindi la funzione principale di tenere occupati i vari canali della rete in modo da evitare occupazioni volontarie o no di altri utenti. È stato anche notato anche un aumento del traffico e delle stazioni attive in corrispondenza di esercitazioni militari della marina russa e purtroppo anche in occasione di incidenti e operazioni di salvataggio come quella del sottomarino Kursk dell’Agosto 2000. Nel tempo alcuni stazioni sono state disattivate, è il caso della stazione W che era attiva da Cuba, mentre nuovi call sono stati ascoltati sulle frequenze del network. Ogni stazione ha assegnato uno slot di 100 hz intorno alla frequenza principale del network, in questo modo è più facile l’identificazione dei segnali in telegrafia. Utilizzando un programma che permette di effettuare lo spettro gramma del segnale ricevuto in banda audio è facile poter identificare anche a video le singole stazioni che si possono ricevere. Il programma migliore per questo scopo è Spectrogram (disponibile gratuitamente nella versione 4.2) che si permette di visualizzare la banda audio sul monitor e identificare facilmente le stazioni attive sullo stesso canale. In Europa ad ogni ora del giorno è possibile ricevere qualche stazioni attive e la rete di beacon può essere usata anche dai radioamatori come strumento per testare in tempo reale le condizioni di propagazione. L’importanza di questa rete deve essere strategia visto che trasmette in continuo dagli anni sessanta e non è ancora stata rimpiazzata da sistemi digitali o via satellite. Vari gruppi di appassionati di ascolto da anni controllano le frequenze del network e riportano la comparsa o la scomparsa di stazioni. La migliore fonte in questo caso è il newsgroup UDFX http://groups.yahoo.com/group/udxf/ che raggruppa migliaia di appassionati di ascolto utility in onde corte e dove vengono segnalate le varie evoluzioni di questo network di beacon russi.  
 

Tabella 1 

I nominativi delle stazioni della rete:

 
A        Region of Astrakhan

B  Arkhangelsk

C  Moscow

D  Odessa

F  Vladivostok

K  Peteropavlovsk Kamchatskiy

L  St. Petersburg

M  Magadan

O  Moscow

P  Kaliningrad

R  Izhevsk

S  Arkhangelsk

V  Khiva

Y  Kizyl Orda

Z  Mulachevo 

Tabella 2 

Le stazioni più attive del network e le frequenze usate:  

  D - 4557.7, 5153.7, 7038.7, 8493.7, 10871.7, 13527.7, 16331.7

  P - 4557.8, 5153.8, 7038.8, 8494.8, 10871.8, 13527.8, 16331.8, 20047.8

  S - 5153.9, 5153.9, 7038.9, 8494.9, 10871.9, 13527.9, 16331.9

  C - 4558.0, 5154.0, 7039.0, 8495.0, 10872.0, 13528.0, 16332.0

  F - 13528.2 16331.2 

  K - 16332.3

  M - 10872.4, 13528.4, 16332.4   
 

Fonti e Links utili per approfondire: 

http://groups.yahoo.com/group/udxf

Il newsgroup dedicato all’ascolto utility UDFX

http://www.astrosol.ch/networksofthecisforces/

Interessante sito sulle reti HF dell’Ex-Urss

http://home.luna.nl/~ary/

Sito dedicato al mondo delle number station e traffico utility in Hf