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Nasce la piattaforma Drm italiana

Venerdì 29 settembre si è tenuto a Roma il primo incontro di costituzione del gruppo Drm Italia organizzato da Raiway e Radio Vaticana. Il Drm (acronimo di Digital Radio Mondiale) è l’unico sistema mondiale di trasmissione digitale non proprietario previsto per le onde corte, medie e lunghe ed in grado di utilizzare le stesse frequenze attualmente assegnate al servizio di radiodiffusione in Am nello spettro fino a 30 MHz. Lo scopo di questo incontro è stato l’incontro delle diverse realtà che stanno studiano e lavorando in Italia sul Drm.

L’idea è quella di creare, come è gia avvenuto in Francia, Germania, Russia e Spagna, un gruppo o un associazione che riunisca tutti gli “attori” interessanti al Drm nel nostro paese per poter coordinare meglio la comunicazione relativa a questa nuova opportunità per le onde medie e corte. Oltre ai due broadcaster organizzatori, Rai/RaiWay e Radio Vaticana, erano presenti diverse società che si occupano di Dsp e ricevitori Sdr e numerosi ricercatori che hanno come punto in comune di occuparsi di radio digitale in onde medie e corte. L’evento è stato inaugurato dall’intervento di Michel Penneraux del consorzio Drm che ha ricostruito la storia di questo standard Drm e ha fatto il punto sulla sua diffusione del mondo. Oggi sono disponibili 600 ore di trasmissione in modalità Drm e più di cento soci di trenta paesi collaborano attivamente al consorzio Drm. Terminata la presentazione di Penneraux sono iniziate le presentazioni delle ditte invitate da Raiway a questo evento. Paolo Ruffino di St Microelettronics ha illustrato i prototipi realizzati insieme a Kenwood per un autoradio Drm e ha annunciato per la fine del 2007 la disponibilità dei primi chip Drm realizzati da St. Pier Paolucci della Atmel Roma ha presentato il chip Diopsis, progettato e realizzato in Italia che grazie ad un potente Dsp a 40 bit floating point permette la ricezione del Drm e di altri standard delle radio digitale. A seguire Claudio Re della Sistel ha illustrato le possibilità del Drm e del futuro standard Drm Plus da utilizzare in banda Fm. Marco Genova della Digital Instruments ha presentato le ricerche che stanno effettuando per la realizzazione di un modulatore e un ricevitore “monitor” Drm. La presentazione successiva è stato invece di Pierre Vasseur del consorzio Drm che ha illustrato come è nato e come è organizzato il gruppo Drm Francia e quali sono i vantaggi di avere una piattaforma nazionale per lo sviluppo del Drm. Pierre Vasseur ha annunciato poi un importante accordo realizzato con alcuni produttori cinesi per la realizzazione di ricevitori Drm a basso costo e la decisione da parte della Cina di utilizzare lo standard digitale per le trasmissioni onde medie e onde corte durante le olimpiadi di Pechino 2008. A seguire Daniele Pernotto Peretto del Csp Piemonte ha illustrato il progetto che prevede la realizzazione all’interno del DttLab di un centro di eccellenza sul Drm, come già avvenuto per la televisione digitale terrestre, focalizzato alla creazione di applicazioni “ip based” e lo sviluppo applicativo di questo nuovo standard. L’ultimo presentazione aziendale è stata curata da Franco Milan della Elad che ha avuto come tema principale il loro ricevitore Hf Sdr Fdm-77 con demodulazione diretta Drm e i downconverter che permettono di modificare ricevitori per dotarli di un uscita If Drm compatibile.

Terminate le presentazioni aziendali Paolo Lazzarini ha illustrato quale è stata l’esperienza di di Radio Vaticana con il Drm esponendo le varie problematiche relative alle modifiche dei trasmettitori onde medie e onde corte. Alberto Fassio di Raiway ha poi illustrato la sperimentazione in campo Drm effettuata da Rai con l’impianto di Milano Siziano e annunciando l'intenzione di estendere la sperimentazione anche in altre zone d'Italia. La conclusione delle presentazioni è stata affidata a Aldo Scotti di Raiway che ha illustrato i primi risultati della campagna di ascolti del segnale Drm di Milano Siziano nel Nord Italia. Un lungo dibattito ha animato l’ultima ora dell’incontro che ha avuto come principale risultato la possibilità di mettere alla luce le varie sperimentazioni italiane in campo Drm. I prossimi passi saranno la creazione di una mailing list per mantenere i contatti tra le varie realtà presenti e un prossimo incontro per la formalizzazione della nascita del gruppo Drm Italia.