Antenne
Sota
Drm
Modi digitali
Radio Pirata
Articoli
Home Page
|
Autocostruzione di un tasto telegrafico sideswiper
Nel mondo dei radioamatori la condivisione delle esperienze è una delle caratteristiche principali di questo hobby e spesso le sezioni locali della nostra associazione rappresentano il luogo privilegiato per lo scambio di nozioni tecniche e storiche. Con questo spirito sono nate le serate del mercoledì nella sezione Ari di Roma dove una volta al mese un relatore mette a disposizione della platea di radioamatori le sue esperienze e le sue conoscenze sia tecniche che operative. Il 16 Aprile 2008 la serata in sezione era a cura di Claudio Tata IK0XCB che ha tenuto una relazione sulla telegrafia dal titolo “..dal tasto verticale all'automatico; tecniche e modalità operative". Claudio ha coperto in circa un’ora tutti gli aspetti anatomici della manipolazione (impugnatura corretta, muscoli coinvolti nell'azione, malattie professionali dei telegrafisti, tecniche di velocità), alla storia (invenzione ed evoluzione), ai vari modelli che hanno sottolineato le tecnologie di questo campo. Iniziando dal classico tasto verticali ha presentato tutte le tecniche di manipolazione telegrafica illustrando i pregi ed i vantaggi di ogni tipo di tasto. Durante la presentazione io sono stato particolarmente affascinato da un tasto molto semplice che nella storia del Cw si posiziona tra il classico verticale e i semiautomatici di tipo “Viproplex”. Si tratta del sideswiper chiamato anche “a coltello”, duplex o "cootie key” (tasto a pidocchio, secondo U. Cavina, Onde radio e telegrafia in mare, 2003, pag. 96) un tasto molto semplice che utilizza un solo braccio con cui vengono battute sia le linee che i punti su entrambi i contatti di destra e di sinistra. Questo tasto è nato per risolvere il problema del “glass arm” causati dall’uso intenso del verticale da parte degli operatori telegrafici di terra e di mare ed è stato utilizzato soprattutto da nella marina mercantile russa. Il tasto si compone di una sola “lama” metallica che viene messa in contatto a destra e sinistra mediante la manipolazione dell’operatore con un movimento alternato destra-sinistra-destra-sinistra-ecc. comunque sia costituito il segnale: una serie di punti, una serie di linee o una sequenza mista. Il tasto che aveva mostrato Claudio IK0XCB durante la sua relazione è stato costruito da Salvatore IK1OJM uno dei valenti artigiani italiani che costruiscono tasti ed era un vero gioiello di meccanica. Claudio però ci ha ricordato che questo era il tasto più facile da auto -costruire anche solo con una semplice lametta da ferro. A quel punto mi è scattato qualcosa in testa ed appena tornato a casa ho deciso di buttarmi nell’autocostruzione del mio primo sideswiper. Lo stesso ha fatto Luca IZ0FLY mio compagno di avventure telegrafiche anche lui stimolato dalla presentazione di Claudio si è messo a costruire uno sideswiper. Il primo passaggio è stato in ferramenta dove ho recuperato tutti i componenti per costruire il tasto, dei semplici angolari in ottone, le viti per le regolazioni di precisione e la lama d’acciaio che in questo caso era costituita da una spatolina della lunghezza di circa 15 cm. La base del tasto l’ho realizzata partendo da un ripiano di legno (acero bianco) opportunamente tagliato e rifinito. Il tasto è costituito da tre coppie di angolari che servono fissare sulla base la lama di acciaio, a ospitare le viti di regolazioni della corsa e infine a tenere in posizione le viti che costituiscono la coppia di contatti (che sono collegati elettricamente e non separati come in un paddle). Gli angolari sono attaccati alla base di legno con una coppia di viti da legno parker. Per agevolare la manipolazione ho realizzato un semplice pomello in legno usando legno di balsa tagliato con la sega ad archetto da modellismo. Dopo circa un’oretta di lavoro il tasto aveva preso vita e ho potuto collegarlo al mio fido Rtx Icom IC-756pro3 per fare le prime prove di manipolazione. All’inizio passare dal semplice paddle (io uso un Begali Simplex) al sideswiper non è stato facile, viene infatti facile fare le linee da un parte e i punti dall’altra e non si riesce a seguire il movimento alternato destra-sinistra-destra-sinistra. Ma dopo qualche prova ci si prende gusto e si scopre come questo semplice tasto possa generare un codice veramente gradevole. Dopo qualche qso mi sono reso conto che la lama d’acciaio era troppo morbida e tendeva ad andare in una specie di auto risonanza (si metteva ad oscillare troppo sui contatti e generava punti in più) e quindi ho deciso di usare la “classica sega” da ferro come braccio oscillante. Usando la sega tutti i problemi si sono risolti e il mio sideswiper adesso funziona benissimo permettendo di raggiungere anche velocità notevoli per un telegrafista “novice” come me. Io ho iniziato a fare Cw nel Gennaio del 2007 dopo aver seguito con attenzione il corso su cd-rom di Oscar I7OHP e adesso mi sono ritrovato a fare qso tutti rigorosamente in telegrafia. Quest’esperienza di autocostruzione è stata veramente unica: trasmettere con un tasto che si è creato con le proprie mani è una sensazione fantastica e permette di personalizzare al massimo il proprio rapporto con la manipolazione. Devo ringraziare Claudio IK0XCB per l’ispirazione e Luca IZ0FLY che con il suo sideswiper, costruito ventiquattro ore dopo l’incontro in sezione ha spinto anche me nell’autocostruzione di questo tasto. Per affronfondire :
http://www.bitnick.it/Morse%20News/86%20-%20Sideswiper.htm
http://www.youtube.com/watch?v=ZfLrgYHIpjo
|
|