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Guida pratica per la ricerca di disturbi RFI in onde corte











Queste sono una serie di indicazioni di massima per la ricerca e l'individuazione di radio-disturbi (RFI) in onde corte senza utilizzare strumentazione professionale. Queste indicazioni nascono dopo una serie di casi risolti con la collaborazione del gruppo Ecm/Rfi dell'Ari.

Il primo passo da seguire è individuare esattamente su qualche frequenza o su che gamme di frequenze si presenta il disturbo. Spesso dall'analisi delle frequenze e dalla tipologia del disturbo è possibile capire immediatamente quale è la fonte. Per esempio i disturbi da alimentatori switching si presentano in tutta la banda Hf distanziati di multipli della loro frequenza di funzionamento (esempio 100-75-80 khz). Per l'indentificazione si possono utilizzare i vari esempio proposti nella pagina RFI dell'ARRL che trovate qui: http://www.arrl.org/tis/info/HTML/rfi-noise/

Una volta identificato come agire per trovare la fonte di disturbi in banda HF:

1) Alimentare la radio (o il ricevitore HF) a batteria e provare a scollegare l'interrutore elettrico principale di casa. In questo modo possiamo scoprire se il disturbo e' prodotto da qualche apparecchio all'interno del nostro appartamento oppure all'esterno. In caso di disturbo interno bisogna controllare, una per una tutte le apparecchiature elettroniche con alimentatore interno/esterno per capire la fonte. Scollegando i vari apparecchi (tv, computer, decoder, etc.) dobbiamo così capire quale è la fonte del disturbo.

2) Se spegnendo il generale il disturbo e' ancora presente bisogna utilizzare un ricevitore HF portatile dotato di un'antenna esterna (una piccola antenna loop e un lungo stilo) e provare a cercare la fonte del disturbo fuori dal nostro appartamento.

Come suggerito da Gianfranco I2VGO si può anche utilizzare una vecchia radiolina a transistor in onde medie del tipo a mattonella rettangolare che usa un antenna a ferrite minimo di 6-8 cm.   Sintonizzata per il ronzio a inizio OM intorno 500 kHz si trova il minimo usando la radiolina come una loop scorrendo lungo le pareti cercando i percorsi dei cavi elettrici che eventualmente trasportano il disturbo.

3) Come prima verifica bisogna controllare se nei pressi di prese elettriche o del nostro contatore il disturbo aumenta, in questo caso significa che il disturbo viene propagato attraverso la rete elettrica, in caso negativo si tratta di disturbi che arrivo via radio e quindi probabilmente la sorgente e' fuori dal nostro palazzo o
condominio

4) Nel caso il disturbo venga localizzato in un'appartamento del nostro palazzo bisogna cercare la massima collaborazione dell'inquilino, proponendo l'installazione di filtri Rfi o la sostituzione dell'eventuale alimentatore (sperro è la maggior forte di disturbo) che genera Rfi in onde corte.

4) Nel caso di un palazzo o condominio, la ricerca puo' iniziare dalla scale cercardo di capire dove il disturbo dimimuisce/aumenta nei vari piani e avvicinando l'antenna alla porta di ogni appartamento. In caso negativo la effettuata anche all'esterno dando risalto ad aventuali impianti elettrici o cabine di distribuzione.

Queste sono alcune indicazioni di massima, ma hanno avuto successo in alcuni casi reali e hanno permesso di risolvere problemi di disturbi HF che rendevano impossibile l'attivita' di alcuni radioamatori. Usando queste indicazioni sono stati individuati alimentatori di computer e alimentatori di hard disk esterni che irradiavano in tutto lo spettro delle HF.

Se la fonte del disturbo non è indentificabile l'unico consiglio è quello di farsi aiutare da altri colleghi nella ricerca oppure di fare una segnalazione all'Ispettorato Regionale del Ministero delle Comunicazioni che è l'organo responsabile per queste problemi.
La segnalazione dovrà essere corredata dal maggior numero di informazioni tecniche sul disturbo per permetterne una rapida individuazione.

http://www.ari.it/emc-rfi/